Raccontare una vita è come intraprendere un lungo viaggio. Bisogna essere sempre pronti a ripartire verso altre strade. Bisogna essere disposti a perdersi per poi ricominciare.
La biografia è un genere poco praticato in Italia. Devi prendere il protagonista nella culla e portarlo fino alla fine della sua vita: raccontare chi erano sua madre e suo padre, la sua famiglia prima della sua nascita, descrivere l’ambiente, il contesto culturale, politico, sociale ed economico in cui quella stessa famiglia ha vissuto.
Così nel raccontare le vite delle persone comincia una ricerca che va ben oltre la vita stessa. Una scoperta che ti riporta indietro nel tempo a cercare tra documenti, immagini, fonti orali e scritte. È un viaggio anticonvenzionale che scorre parallelo al corso della Storia.
Quando scrivo cerco di far vivere i miei personaggi, di approfondire le loro avventure o i loro drammi per avvicinarli alla sensibilità dei miei lettori anche quelli che non li conoscono, ma possono restarne come me affascinati.
Ho scritto su Giulio Paolini e David Tremlett, intervistato Giuseppe Scarpitta, Conrad Marca Relli, Marina Abramovich. Organizzato cicli di conferenze sul tema della memoria, sull’arte e sulle nuove esperienze del sapere con artisti, filosofi e neurobiologi, Anne et Patrick Poirer, Jean Jacques Wunenburger, Luigi Zoja, Silvano Petrosino e Semir Seki.
La prima biografia l’ho pubblicata per Elvira Sellerio nel 2005, Lo scrittore che dipinse l’atomo. Vita di René Paresce da Palermo a Parigi e , il Catalogo Ragionato Generale (Skira, 2012). Di Paresce e dei suoi rapporti con Les Italiens de Paris ho organizzato una mostra a Bologna presso la Fondazione Cassa di Risparmio – Genus Bononiae (2017/18), un catalogo e un libro edito da Utet, Les Italiens. Sette artisti alla conquista di Parigi.
Per Mondadori ho scritto Regina di quadri. Vita e passioni di Palma Bucarelli (2010, 2019); Le signore dell’arte. Quattro artiste italiane che hanno cambiato il nostro modo di raffigurare il mondo (2012), con i ritratti di Carol Rama, Carla Accardi, Giosetta Fioroni e Marisa Merz; Margherita Sarfatti. La regina dell’arte nell’Italia fascista (2015).
A short biography of the employee and why their background should inspire potential clients' confidence.
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