Dal 1° agosto al 15 settembre 2024, Cortina d’Ampezzo ospiterà la mostra a cura di Rachele Ferrario: "Les Italiens de Paris"
Organizzata da Farsettiarte in collaborazione con il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, la mostra Les Italiens De Paris celebra il gruppo di sette artisti italiani che, tra le due guerre mondiali, hanno rivoluzionato la scena artistica europea con la loro visione audace e innovativa: Massimo Campigli, Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, René Paresce, Alberto Savinio, Gino Severini e Mario Tozzi.
“Sognatori svegli”, antichi e moderni, mediterranei
“Parigi, inizio del XX secolo. Irrompono sulla scena artistica sette italiani: sono Les Italiens de Paris. Il gruppo è composto da Massimo Campigli, Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, René Paresce, Alberto Savinio, Gino Severini e Mario Tozzi. Insieme costituiscono una delle punte più avanzate della sperimentazione pittorica e iconografica in Europa tra le due guerre. Nelle loro tele inventano una nuova mitologia contemporanea e raccontano inquietudini e turbamenti dell’uomo del XX secolo. Immagini stranianti e di sogno, che ancora ci catturano e restituiscono la vivacità e il dramma della storia di un’Europa che tra poco verrà travolta dalla Seconda guerra mondiale, mentre già sotto gli occhi di tutti si consumano tragedie di razzismo e distruzione sistematica. È allora che l’arte può diventare un incanto fuori dal tempo per evocare libertà e forme di dissenso.”
“In mezzo al brulicare di tendenze de Chirico, Campigli e gli altri rivendicano qualcosa che può appartenere solo a loro: la tradizione della grande pittura italiana. Non in Italia – a Firenze furono accusati di scimmiottare i francesi – ma all’estero, a Parigi, dove Les Italiens si ritrovano proprio quando la politica fascista serra le fila e usa il concetto di patria per chiudere in una forma di autarchia persino la tradizione della cultura italiana. Ed è in quel momento che la loro azione diventa importante e strategica, non solo per le loro carriere: Les Italiens si ritrovano a essere, loro malgrado, un avamposto italiano nella capitale mondiale dell’arte, in grado, però, di interagire con il regime e di esercitare una forma di resistenza intellettuale, dipingendo iconografie di sogno, capaci di attivare riflessioni. Così, anche in Italia, diventano Les Italiens de Paris”.
Le opere in mostra
“La mostra, che celebra gli anniversari della collezione di Mario Rimoldi e della Galleria Farsetti, due tra le realtà culturali che animano le stagioni dell’arte a Cortina d’Ampezzo, si basa sul legame che entrambi – collezionista e mercanti – da subito ebbero con alcuni artisti del gruppo. Dipinti che ancora testimoniano la classica modernità, in cui già si preconizza la rincorsa dell’uomo tecnologico verso un futuro che crea e distrugge e che presto avrebbe rivelato il lato mostruoso e segnato la fine di un’epoca”.
“I dipinti selezionati tra le opere di Mario Rimoldi che tra i primi collezionò le loro tele e quelli individuati per questa mostra appaiono sorprendenti perché rari e perché si riferiscono al periodo più tardo del gruppo, dalla fine degli anni Venti ai primi anni Quaranta, quando oramai il destino dell’Europa è segnato. Ed è allora che Les Italiens ci appaiono più evocativi nell’esprimere il senso di libertà e di evasione nel mito di un’antichità da sogno, nell’altrove di un tempo sospeso e d’attesa. E nell’esprimere un dissenso: queste tele sono vere e proprie forme di resistenza, espressione di una battaglia a suon di sogni e di visioni, dove il sapere e la conoscenza viaggiano al passo con le sperimentazioni tecniche – le loro in pittura e quelle tecnologiche degli scienziati – e le provocazioni di una bellezza classica, inquietante, ricca di enigmi, ma diversa da tutto il resto”.
– Estratti del testo “Sognatori svegli”, antichi e moderni, mediterranei di Rachele Ferrario –
Alcune opere della mostra Les Italiens de Paris
Ringraziamenti
“Desidero ringraziare tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato alla realizzazione di questa mostra e in particolare Chiara Stefani per l’aiuto prezioso fornito in fase di esecuzione della mostra, per il supporto filologico, iconografico e per la stesura delle schede delle opere anche con Silvia Petrioli, Elisa Morello, Alice Nuti e Federico Guidetti. Marco Fagioli, con cui è sempre interessante confrontarsi e scoprire nuove strade di indagine. Roberto Tiezzi dell’Archivio Mario Tozzi, Eva Weiss dell’Archvio Campigli, l’Archivio Paresce e Nicoletta Colombo per la disponibilità e la collaborazione. Sonia Farsetti che mi ha invitato a curare questa mostra e che ha collaborato con me alla ricerca delle opere. Un pensiero di gratitudine va a Frediano Farsetti, che nel 1998 mi invitò a realizzare la mostra su René Paresce dandomi la possibilità di esporre un gruppo di opere allora sconosciute, da cui hanno avuto inizio i miei studi successivi su Les Italiens e non solo”.
Rachele Ferrario
Rassegna stampa:
Informazioni sulla Mostra Les Italien De Paris:
Dal 1° agosto al 15 settembre 2024 al Museo D’arte Moderna Mario Rimoldi, Ciasa de ra Regoles – Corso Italia 69, Cortina d’Ampezzo.
Vernissage:
Cerimonia di inaugurazione: sabato 10 agosto dalle ore 18,00 presso Farsettiarte – Piazza Roma 10, Cortina d’Ampezzo.
Approfondimenti:
Libro “Les Italiens: sette artisti alla conquista di Parigi”.
Ci sono periodi storici che, nella memoria collettiva, si legano indissolubilmente a una città. Se il simbolo del Rinascimento è Firenze, degli anni Sessanta la swinging London, la Belle Époque per tutti si incarna in Parigi.